domenica 27 dicembre 2015

021: HGUC 035: RX-178+FXA-05D Super Gundam

Bentornati nell'Angolo delle Recensioni!
Quest'oggi, vi presento un modello prestatomi da un mio amico per trarne una recensione.
Trattasi del Super Gundam, nato dall'unione del Gundam MK-II AEUG e del G-Defenser. Il primo, pilotato durante la guerra di Gryps da Kamille Bidan, quando quest'ultimo acquisisce lo Zeta Gundam, passa a Emma Sheen, che lo saprà sfruttare egregiamente nonostante la superiorità tecnologica dimostrata dagli avversari dei Titans e Neo Zeon. Quest'unità, diretta discendente dell'originale RX-78, presenta un frame mobile in grado di imitare alla perfezione i movimenti umani e in grado di limitare al minimo i danni da impatto. Ma, nel corso del conflitto di Gryps, diventa ben presto obsoleto di fronte ai Mobile Suit trasformabili e a quelli a uso esclusivo dei Newtype. Per renderlo più competitivo, viene sviluppato il G-Defenser, pilotato da Katz Kobayashi, in grado di agganciarsi al Gundam MK-II per aumentarne notevolmente le prestazioni e la potenza distruttiva. 
Questo Gunpla presenta le caratteristiche portanti degli HGUC di vecchia generazione: le forme sono molto squadrate, l'uso di adesivi è minimo e tutto sommato da un'impressione di solidità. Gli adesivi sono abbastanza buoni, ma i peggiori sono il blu che costituisce i flap del G-Defenser. Come tutti gli adesivi di questo tipo, si staccano troppo facilmente e sono anche i primi a rovinarsi. Il problema principale consiste nelle seam lines, situate, come in tutti gli HG di una certa età, in punti davvero facili da notare, come gambe e braccia. Ma, se si ha una colla cement, questo problema non sussiste. Tutto sommato, l'impressione è davvero buona, e con un Gundam Marker si riesce davvero a far brillare questo model kit.
Dalle articolazioni, essendo un HG vecchio stampo (remold paro paro della versione Titans, HGUC 030), non sono nulla di troppo pazzerello, abbastanza mediocri in verità. Per il movimento verticale, la testa praticamente non si muove.

L'articolazione della spalla è molto buona per i tempi, e sorpassa brillantemente i 90° di elevazione, grazie sopratutto a un componente nel torso che si muove con il braccio.
Il braccio può, come sempre ruotare su se stesso.
Singola giunzione al gomito per un 90°. Meh.
Le cosce sono collegate al bacino tramite sfere, e il calcio in avanti è molto buono. Le gonne frontali non possono essere separate, ma non impediscono minimamente le articolazioni delle gambe.
Quando si va a estendere le gambe in largo, si notano i limiti delle sfere.
Doppia giunzione sul ginocchio per ben più di 90°, davvero una bella sorpresa da trovare su un kit che ha più di 10 anni.
Doppia giunzione alla caviglia, che permette una gamma di movimenti abbastanza buona.

Non sono completamente sicuro che debba poter fare questa cosa, ma ehi, ci riesce.
I "contenitori" delle Beam Saber sono montati sul backpack tramite delle sfere e sono pertanto mobili.
Come accessori, otteniamo un buon arsenale:
1x Mano da grilletti;
1x Scudo;
1x Beam Rifle;
1x Hyper Bazooka;
1x Vulcan Pod;
1x Stuzzicadenti con mano.
Il Vulcan Pod è uno strumento che si attacca sulla testa del Gundam e gli fornisce delle mitragliatrici Vulcan in grado di abbattere missili e caccia.
Si utilizza semplicemente inserendo i perni del Pod ai lati della testa del Gundam.
Il Beam Rifle è molto semplice, ma efficace. Un adesivo per il mirino non avrebbe fatto male.
Le articolazioni del modello gli permettono di impugnare l'arma anche a due mani.
Lo scudo presenta un'operazione sulle parti molto buona, e i due adesivi gialli non fanno nemmeno tanto schifo. I dettagli sottostanti sono fatti molto bene, e ci sono anche due pacchi di munizioni per il Beam Rifle. Non removibili, però.
Può essere equipaggiato sia sulla parte posteriore del braccio che a lato grazie all'adattatore.
L'Hyper Bazooka è il risultato dell'unione di 3 parti, con manico mobile.

Quando non in uso, può essere riposto nello sportello sulla gonna posteriore.

E' una giunzione molto solida, e a meno che uno non ci mette l'intenzione, il Bazooka sarà fissato alla perfezione. 
Nessuno ha visto questa roba.
Il G-Defenser si presenta come un enorme aereo da combattimento.
I flap sono mobili sull'asse verticale, ma attenzione, che col tempo diventeranno sempre più flosci a causa dell'attrito.
Gli sportelli sulle componenti blu giganti possono aprirsi per rivelare dei missili.
Grazie a un sistema di articolazioni niente male, le suddette parti blu giganti vantano di un'ottima mobilità.
Lo sportello bianco è mobile, servirà durante una delle trasformazioni.

Sulle parti blu, sono presenti anche dei piccoli ganci mobili.
La prima configurazione del Super Gundam vede il MK-II semplicemente attaccato alla parte inferiore del Defenser, denominata G-Flyer. E' una forma abbastanza inutile se non si ha un'Action Base.
La seconda, è il Super Gundam in piedi equipaggiato con il Long Rifle e il G-Defenser sulle spalle. Nonostante tutto il peso del Defenser, la solidità delle articolazioni del Gundam gli permette di stare in piedi senza particolari problemi di peso. Il vero problema sarà utilizzare il Long Rifle in una posa convincente, in quanto con la sua lunghezza spesso e volentieri impatta col Defenser.
Pur essendo il MK-II un MS di grandezza standard, il Super Gundam, con l'addizione del G-Defenser, diventa incredibilmente alto e largo, mettendo in ridicolo i modelli del tardo UC e dando filo da torcere a gentaglia come gli Unicorn o Nu Gundam.
Una buona sfida a livello di larghezza la incontra con lo 00 Raiser, con cui condivide la caratteristica di essere un MS collegato a un'astronave.

Tirando le somme, il Super Gundam HGUC non è male. Cioè, per i suoi tempi, ma immagino siamo tutti d'accordo sul fatto che sia invecchiato malissimo, specie se consideriamo che di recente è uscito il nuovo Gundam MK-II Revive. La forza di questo modello però è un'altra: il G-Defenser. Di MK-II 1/144 ce ne stanno un sacco, di cui ben 2 RG, ma in quanti ti danno il G-Defenser? Ve lo dico io: solo questo HGUC 035. Quindi, per 2000 yen, prenderesti un bundle che include un MK-II e un G-Defenser, introvabile altrimenti? Se la risposta è sì, allora ti divertirai, e, volendo, potresti anche prendere il MK-II Revive per equipaggiargli il Defenser. Se invece il Super Gundam non ti attira, non preoccuparti, c'è di meglio per lo stesso prezzo, come il sopracitato 00 Raiser, che lo surclassa in ogni singolo aspetto.
Come voto finale gli do un 7, perché, alla fine, come model kit in sé non è male, solo che c'è di meglio.

Ci vediamo domenica prossima con una nuova recensione, ricordatevi di lasciare un +1, commentate,  fatemi sapere cosa ne pensate di questo modello e passate dalla pagina Facebook de L'angolo di Richie Tenenbaum (https://www.facebook.com/AngoloDiRichieTenenbaum?ref=ts&fref=tse pure là, lasciate un Mi Piace e un commento che mi fate fare bella figura con l'admin.

Alla prossima!

domenica 20 dicembre 2015

020: HGUC 167: F91 Gundam F91

Salve a tutti e bentornati nell'Angolo delle Recensioni (che vai a vedere non è solo un angolo ma praticamente tutto ciò che faccio sul blog)!
Quest'oggi vi presento l'F91 Gundam F91, un MS sperimentale costruito nell'UC 123. Esso si presenta dalle dimensioni molto ridotte (15,2 metri contro i 18,5 dell'RX-78), ma non per questo meno potente, anzi. Surclassa il suo predecessore in ogni aspetto, e ha inoltre la possibilità di utilizzare i VSBR (Variable Speed Beam Rifle), in grado di generare ogni tipo di raggio conosciuto e in grado di perforare gli avanzati Beam Shield. Inoltre, ha a disposizione il Bio Computer, un sistema che manda direttamente al cervello del pilota i dati accumulati. Questa funzione surriscalda enormemente il Gundam, che per raffreddarsi si ritrova costretto a espellere le parti più superficiali della propria armatura, dando vita a immagini residue fatte di particelle metalliche definite MEPE (Metallic Peel-off Effect). 
 Questo HGUC 167 si presenta come una solida rappresentazione del Gundam F91, almeno a grandi linee. Purtroppo, molte parti andrebbero colorate per la massima fedeltà possibile all'animazione. I punti principali sono tutte le prese d'aria presenti sulle gonne e sull'armatura delle spalle, i generatori di raggi dello scudo, i Vulcan e i Machine Cannons, e alcuni dettagli sul Beam Bazooka. Nub marks e seam lines non sono un enorme problema, in quanto sono stati nascosti abbastanza efficacemente. In generale, non presenta grosse imperfezioni, se non le seam lines presenti sui VSBR. Gli adesivi sono buoni: abbiamo due paia di occhi, front camera, le scritte rosse, i mirini del Beam Rifle e Beam Bazooka, i vari triangoli gialli sparsi per il corpo e quelli per i VSBR, che purtroppo sono abbastanza invadenti e pessimi.
Tutto sommato, la presentazione del modello è più che buona, prevalentemente favorito da un'ottima separazione delle componenti e un modello di base abbastanza semplice a livello di dettagli e colorazione.
 Parlando delle articolazioni, ci si rende conto di trovarsi davanti a un signor Gunpla.
Il collo è costituito dal solito polycap a doppia sfera, ma in questo caso funziona davvero bene grazie al design della testa dell'F91.

 A differenza di molti HG moderni, la sfera non si trova sul braccio, bensì nel busto, e il polycap ha un taglio in alto, rispetto al solito taglio in avanti. Questa combinazione spara il braccio davvero in alto.
 Ovviamente, abbiamo un'articolazione che permette al braccio di ruotare sull'asse orizzontale.
 Doppia giuntura al gomito, che grazie alla semplicità del design riesce a portare la mano fin sulla spalla.
 Il polso è costituito da una sfera, ma l'incavo fuoriesce dall'armatura, permettendo alla mano di andare leggermente verso l'interno.


 La vita è costituita da due sfere ma, pur non avendo nessuna reale limitazione, non riesce ad andare molto in avanti a causa della pesantezza del backpack.

 Giunzione universale per le gambe, nulla di davvero eccezionale fin qui.

 La coscia può ruotare sull'asse orizzontale.
 Doppia giuntura al ginocchio, molto buona.
 Doppia giuntura anche ai piedi, che possono andare molto in giù...
 ... e abbastanza in su.
 I VSBR sono molto articolati. Sono montati su un perno montato a sua volta su un altro perno che segue un percorso sul busto in grado di portare i cannoni a questa massima altezza.

 Possono essere estesi per rivelare il manico attraverso il quale sono resi utilizzabili dal modello.

 Sul retro delle gambe troviamo 3 flap indipendenti sollevabili.
 Come accessori, abbiamo un bel po' da questo modello di solo 1200 yen:
1x Beam Rifle;
1x Beam Bazooka;
1x Faccia alternativa;
1x Beam Shield;
2x Beam Saber;
2x flap;
2x Mani da grilletti;
1x Dispositivo Beam Shield;
1x Adattatore per Beam Bazooka.
 Parliamo prima della faccia alternativa. Essa viene utilizzata dall'F91 quando surriscaldato, e perciò rappresenta il suo stato MEPE.
 Essa si utilizza semplicemente scambiandola con quella canonica attraverso la rimozione dell'elmetto.
 I flap vengono utilizzati dal modello in volo.
 Si usano anche in questo caso scambiandoli con i flap disattivati.
 Il Beam Rifle è molto ben realizzato, ma non presenta nessuna funzione particolare.
 Le mani da grilletti lo reggono alla perfezione anche senza l'ausilio di perni.
 A differenza del Beam Rifle, il Beam Bazooka presenta parti mobili. Trattasi del manico e delle protuberanze sulla bocca del Bazooka.

 Rimuovendo un componente sulla gonna posteriore...
 ... e montando l'adattatore...
 ... è possibile riporre il Bazooka quando non utilizzato.
 Ancora una volta, sostituendo un pezzo sull'avambraccio del Gundam, è possibile utilizzare il Beam Shield con l'adattatore giusto.

 Le Beam Saber... bé, sono Beam Saber.
Stanno nelle mani standard da oggetti molto bene, e non cadono nemmeno se il modello è capovolto.

Questo HGUC Gundam F91 è eccezionale. Le articolazioni gli permettono facilmente di portar fuori ogni genere di posa dinamica, la presentazione è ottima e gli accessori anche. Onestamente, penso sia uno degli HG migliori in circolazione. L'unica pecca sarebbe l'impossibilità di una presentazione perfetta senza pittura, ma stiamo comunque parlando di un model kit, questo non bisogna mai scordarselo. Se poi vogliamo considerare che ci sono due recolor di questo Gundam (F91 Garrison Custom e F91 Imagine) che possono essere realizzati semplicemente cambiandone i colori, i modellisti più esperti riusciranno davvero a farlo brillare. A tutto questo pacchetto vantaggiosissimo si aggiunge il prezzo di 1200 yen, che è davvero basso, ma quando si pensa che questo modello è leggermente fuori scala ma che sopratutto è molto basso, di colpo ci sembra un prezzo più che adeguato.
Voto finale 9, perché davvero, è un ottimo modello.

Ci vediamo domenica prossima con una nuova recensione, ricordatevi di lasciare un +1, commentate,  fatemi sapere cosa ne pensate di questo modello e passate dalla pagina Facebook de L'angolo di Richie Tenenbaum (https://www.facebook.com/AngoloDiRichieTenenbaum?ref=ts&fref=tse pure là, lasciate un Mi Piace e un commento che mi fate fare bella figura con l'admin.

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