mercoledì 31 agosto 2016

036: Super Robot Chogokin: Kotetsu Jeeg

 Bentornati nell'Ufficio del Dottore!
Quest'oggi, vi porto il freschissimo Super Robot Chogokin Kotetsu Jeeg, uscito da poco meno di una settimana! Ringrazio Hobby Link Japan per avermi spedito questo modello, e credo che attualmente sia il modo più economico per acquistarlo, almeno finché Cosmic Group non lo esporta.
Kotetsu Jeeg è un'icona non tanto in Giappone quanto in Italia, similmente a Grendizer. La trama di base è molto semplice: Hiroshi Shiba, un talentuoso pilota di auto da corsa, rimane gravemente ferito in seguito a un incidente su una strada di montagna. Tale incidente è stato provocato da Ikima, uno dei tre generali dell'Impero Yamatai, recentemente risvegliatosi da un secolare letargo. Nell'incidente è rimasto coinvolto anche il Professor Shiba, vero obiettivo dell'attacco. Seppur moribondi, entrambi riescono a raggiungere il laboratorio vivi, e qui il Professore userà gli ultimi istanti di vita per mutare il proprio figlio in un cyborg e salvargli la pelle. Dopo la morte di Shiba, gli attacchi degli Yamatai si fanno più violenti, arrivando a utilizzare giganteschi mostri Haniwa. Hiroshi, supportato dal Big Shooter, una specie di cargo pilotato dall'amica Miwa, li combatte assumendo la forma di Jeeg, il super robot magnetico. Ma forse mi sono dilungato troppo.

 Questa interpretazione del Jeeg classico da parte di Bandai da molta giustizia al personaggio. A differenza di molte uscite precedenti, sono presenti pochissimi nub marks (io ne ho individuato solo uno sulla mano aperta destra) e pochissime seam lines (testa, spalle e mach drills). Inoltre, pare che la maggior parte del modello sia stata pitturata, a eccezione delle giunture, di una tristissima plastica argentata. Ci sono alcuni punti in cui le proporzioni sono davvero strane, in particolare la parte superiore del corpo, ma tutto sommato è davvero un bel modello.
I materiali usati sono i classici PVC e die-cast (usato nei piedi, nel busto e nello scheletro), con l'aggiunta di una plastica molto simile ai polycaps dei model kit per le giunture.
 Le articolazioni di questo Jeeg sono molto buone. La testa è, come al solito, su un collo con doppia sfera, ma la lunghezza di quest'ultimo permette un'ottima gamma di movimenti.

 La dislocazione della spalla è ottima, e ricorda molto quella del Gunbuster (http://recensionideldottore.blogspot.it/2016/05/030-super-robot-chogokin-gunbuster.html). Infatti, parte del torso seguirà il movimento in avanti del braccio in modo molto naturale.
 Jeeg è in grado di portare il braccio molto in alto, grazie a un sistema a doppia articolazione nella spalla. Purtroppo, questo esporrà un'articolazione bruttarella.
 I gomiti sono costituiti da una doppia giunzione. La prima non permette grossi movimenti, ma estendendola si attiva la seconda, più sgraziata ma permissiva.
 Tuttavia, il piegamento del gomito non è ancora completamente soddisfacente.
 Un'articolazione è anche presente nelle sfere dei polsi, permettendo alla mano di fare movimenti orizzontali.
 L'articolazione dell'addome non è troppo permissiva, ma è favorita molto dalle sezioni chiare che sono molto libere.
 Le cosce sono collegate al bacino tramite una grossa sfera di ferro. Essendo limitate in parte dal design del robot, non possono andare avanti di molto.
 Similmente al gomito, anche nel ginocchio è presente una doppia giunzione a scorrimento, ma stavolta ben più soddisfacente.

 Come nei polsi, una sfera articolata permetterà di muovere i piedi del modello.


 Pur essendo Jeeg, questo Super Robot Chogokin ha un assortimento di accessori molto scarno:
2x Mach Drill;
2x Mani aperte;
1x Mani per Knuckle Bomber;
1x Adattatore per stand.
 Le mani per eseguire il Knuckle Bomber consistono semplicemente in due mani che costituiscono un unico pezzo.
 Usare questo accessorio non è né facile né gratificante, in quanto questo esporrà eccessivamente la doppia giuntura del gomito, e non sono presenti nemmeno effetti che ne simulino il lancio.
 Inoltre, Jeeg non usa sfere come tutte le altre mani dei Super Robot Chogokin, ma questo tipo più facile da cambiare.
 I Mach Drill sono ben più piacevoli, completamente dipinti se non sulle parti che li collegano a Jeeg, e con un'ottima pittura metallizzata per le trivelle e i razzi.
 Si utilizzano sostituendoli agli avambracci del robot, e, utilizzando il Crossover Joint System, è possibile usarli per altri Super Robot, quali Mazinger Z e Gunbuster.
 I Mach Drill utilizzano la stessa giuntura singola del braccio, dando loro un minimo di mobilità.

 Infine, questo adattatore di nuova stampa.
Esso si utilizza inserendolo sulla schiena del modello.
 Com'è giusto che sia, Jeeg non è molto alto, anche se l'avrei preferito più basso. Eccolo confrontato con Mazinger Z e Getter-1 della stessa linea.
Eccolo invece in paragone con il Mazinkaiser SKL, sempre SRC.

Finalmente, abbiamo il nostro Jeeg in formato Super Robot Chogokin, cosa che gli appassionati di mecha come il sottoscritto hanno sperato per troppo tempo. Ma è soddisfacente? Ha una forma e una colorazione perfette, buone articolazioni, accessori un po' scarni, ma ci si aspetta un Weapon Set in futuro. Ma non basta. Non per quello che costa. Stiamo parlando di una figure di quasi 70€, signori, spedizioni escluse. E qui il paragone con il Mazinkaiser SKL ha improvvisamente più senso. Mazinkaiser SKL, pagato 80€. Kotetsu Jeeg, pagato quasi 100€. NON. HA. SENSO. Certo, probabilmente su questo Jeeg sono stati fatti più quality check che su altre figures, ma quel prezzo è decisamente troppo alto per una figure così piccola, povera di metallo e così scarna di accessori. Con 70€ ti prendi un Mazinkaiser Z Alloy, che è molto migliore di questo Jeeg sotto quasi ogni punto di vista. Anche se è uscito davvero da poco, questo SRC è decisamente sovrapprezzato, e il fatto che abbia bisogno di un Weapon Set per essere soddisfacente rende le cose ancora peggiori. Sono soddisfatto di questo acquisto, per carità, ma poi penso che con la cifra che ho speso avrei potuto comprare molto di più e molto di meglio.

Si conclude così questa recensione "flash" del nuovissimo prodotto SRC. Spero che il prezzo eccessivo non diventi uno standard.
Alla prossima!

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martedì 23 agosto 2016

035: The Fierce Legend of Super Robots: Grendizer

Bentornati nell'Ufficio del Dottore, che oggi compie un anno!
Per celebrare questo evento, ho deciso di preparare una recensione speciale su qualcosa che non pensavo avrei mai recensito: il The Fierce Legend of Super Robots Grendizer (detto "il pupazzone"). I più avvezzi al mondo del collezionismo robotico già sanno di cosa parlo. Purtroppo, su Internet non si trovano molte informazioni, ma questo è un modello prodotto negli anni 70/80, in vinile, con ottime proporzioni e una fedeltà ai colori non indifferente nel periodo in cui è uscito.
Della stessa linea, troviamo figure celebri come Mazinger Z, Gaiking, Danguard Ace, Jeeg e addirittura Devilman.
 La presentazione del modello è a dir poco eccellente. Tutti i colori sono dove dovrebbero essere, non sembra quasi un pupazzone anni 80. L'argento e il viola metallizzato sono un tocco di classe non indifferente, e lo sculpt in generale è ottimo. Ho un po' di problemi con le proporzioni: hanno fatto delle cosce piccolissime e un busto enorme, ma queste sono lamentele di poco conto.
 Pur essendo stato concepito come figure statica, ha dei punti di articolazione, per quanto limitati. Tutti i punti possono muoversi di 360° a eccezione della testa.
Essi sono: spalle...
 ...gomito...
 ...testa (ma davvero di poco, lato-lato)...
 ...cosce...
 ...e ginocchia.
Se c'è una cosa per cui questi pupazzoni sono celebri, questa è la grandezza. Stiamo parlando di una figure di 40 cm, gente! A dir poco enorme! Tutti i robot di questa linea sono grossomodo della stessa altezza (a parte Danguard, che sembra sia poco più alto).

Tirando le somme, questo Grendizer è un'ottima figure d'esposizione. Il prezzo è variabile, di solito dai 90€ in su, ma se si considerano dimensioni e annata, allora il prezzo è onesto tutto sommato.

E così si conclude questo piccolo speciale per la conclusione del primo anno de "L'Ufficio dell'Esimio Dott. De Ciuceis". Grazie a tutti per il supporto, e spero che continueremo al meglio e a lungo quest'avventura nella mia collezione!

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Alla prossima!

domenica 14 agosto 2016

034: HGBF 026: PF-78-3A Gundam Amazing Red Warrior

Benvenuti nell'Ufficio del Dottore!
Quest'oggi, vi presento l'ultimo modello visto utilizzare da Tastuya Yuuki, alias Meijin Kawaguchi, nella serie di Build Fighters Try. Basato sul Perfect Gundam III "Red Warrior" comparso nel manga Plamo-Kyoshiro, questo Gunpla è probabilmente il più potente comparso finora in Build Fighters. Il suo vasto arsenale di armi gli consente di combattere con una versatilità mostruosa e alcune armi costruite sul modello stesso gli permettono di combattere anche da disarmato. Non essendo equipaggiato in modo particolarmente pesante, riesce a muoversi alla massima velocità anche se armato di tutto punto.
 La riproduzione di questo gunpla prodigioso è molto soddisfacente. Essendo il design di base molto semplice, gli adesivi richiesti sono davvero pochi: occhi, camera posteriore, camera del bazooka e un dettaglio grigio sul pezzo al centro delle gonne, più due rossi che riportano la scritta SK da applicare su busto e ginocchia. I dettagli da aggiungere sono anch'essi molto pochi: si limitano soltanto agli head vulcan, i thruster al retro dello scudo e ai vari lanciamissili.
 La semplicità del design dell'ARW fa risaltare ancora di più le articolazioni ottime di base.
 Come in foto, infatti, la testa riesce ad andare di molto indietro.
 I thrusters sulle spalle sono mobili grazie a due punti di articolazione.

 Come la maggior parte degli HG odierni, il braccio è collegato al busto tramite una giunzione sferica situata sull'armatura dalla spalla. Al suo interno, il braccio può alzarsi di 90° e roteare su sé stesso.
 Doppia giunzione per il gomito, molto valida, ma per qualche motivo sensibilmente limitata.

 Estendendo un po' il busto del modello, è possibile piegarlo a livello dell'addome. Senza estensione, l'unico movimento disponibile è laterale.
 La giuntura che collega la gamba al bacino è universale, e perciò permette un'ampia gamma di movimenti.

 Doppia giunzione per le ginocchia, ma fortemente limitata per qualche motivo.
 Molto buona la mobilità dei piedi, non intralciata dalla solita guardia per le caviglie.

 Questa scelta di design permette all'ARW di stare in piedi a gambe divaricate senza soffrire di problemi d'equilibrio.
 I razzi sul backpack sono mobili, anche se di poco.

 Uno dei punti di forza dell'ARW è, ovviamente, il suo arsenale. Infatti, come ogni MS del Meijin, avremo un'ampia selezione di armi da fuoco e da mischia:
4x Beam Saber gialle(2 lunghe + 2 corte);
1x Hyper Bazooka (ARW);
1x Handgun;
2x Lame per Gunblade (1 lunga + 1 corta);
1x Beam Rifle A;
1x Beam Rifle B;
1x Beam Gatling;
1x adattatore per Beam Rifle;
2x bracci articolati;
2x paia di mani (2 per oggetti+2 pugni chiusi).

 Le Beam Saber dell'ARW hanno la particolarità di essere a punta piatta, invece che cilindrica come la maggior parte delle armi di questo tipo.
 Esse vengono usate dal modello tramite il generatore sul braccio destro.
 La Handgun è una pistola molto semplice nella forma. Un foro le permetterà di collegarsi al backpack, e il manico e mobile.
 La presa sull'oggetto è perfetta.
 Da usare sull'Handgun, ecco le due lame fisiche.
 Nonostante il peso aggiunto, il modello riesce a mentenere l'arma senza problemi, e qui entra in gioco il manico mobile della Handgun, che renderà l'arma una vera e propria spada.
 E' possibile rimuovere l'armatura del torace e ribaltare le prese d'aria per rivelare i lanciarazzi, purtroppo in giallo se non trattati. Sono presenti anche sulle gonne frontali, e si rivelano rimuovendo parte di esse e riattaccandole su un diverso foro. Sono, ovviamente in rosso.
 L'Hyper Bazooka è uno dei bazooka più corti che si vedono nell'universo gundamico. E' estendibile e retraibile, ha il manico mobile e, come tutte le armi dell'ARW, ha un foro per essere collegato al backpack.


 Il Beam Rifle A è l'arma più intrigante del set. Nonostante da sola valga ben poca attenzione, la sua forza sta nell'interazione con gli altri oggetti dell'ARW.

 Il Beam Rifle A può essere infatti combinato con altri oggetti per formare il Beam Gatling e il Long Beam Rifle.
 Aggiungendo il Beam Rifle B e un sensore, è possibile formare il Long Beam Rifle, l'arma più a lunga gittata dell'ARW. Il secondo manico che si aggiunge con il Beam Rifle B è anch'esso mobile.
 L'arma può essere utilizzata da entrambe le mani.
 Aggiungendo in Gatling e un ammo pack al Beam Rifle A, è possibile formare la Beam Gatling Gun. Essa utilizza l'adattatore per il Beam Rifle del Long Beam Rifle, e perciò il manico è mobile.
 Anche quest'arma può essere usata a due mani.
 I bracci estendibili sono una versione molto semplificata, ma comunque efficace, di quelli visti sul Powered GM Cardigan.
 Con essi, è possibile equipaggiare fino a due armi sul backpack del modello.

Essendo praticamente un potenziamento dell'originale RX-78-2, l'ARW è molto standardizzato in altezza e stazza. Tuttavia, la sua versatilità d'equipaggiamento lo rende comunque un modello molto interessante e dalle caratteristiche tecniche molto valide.

Questo Gundam Amazing Red Warrior è un gunpla eccellente. Ottime articolazioni, ottima giocabilità e tanti accessori lo rendono una delle uscite migliori della linea. Purtroppo, è un po' sovraprrezzato, con 1800 yen di costo base, ma rimane comunque un prezzo tutto sommato onesto. Sotto il punto di vista della costruzione, è un modello completamente nuovo, che non utilizza runner di vecchi gunpla, è molto divertente da mettere insieme ed ha un'enorme compatibilità con set di armi e componenti. Insomma, un buon modello ben bilanciato, adatto sia a principianti che a esperti che vogliono qualcosa di più economico di un MG o un RG.

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